Si è appena concluso il convegno dedicato alle sigarette elettroniche tra fisco e regolamentazione. Nella Sala degli Atti Parlamentari in Senato a Roma per tutta la mattina di oggi numerosi esponenti del panorama istituzionale e scientifico sono intervenuti per parlare dello sviluppo sia scientifico che normativo della sigaretta elettronica.
La novità più importante è stata quella annunciata dall’On. Ignazio Abrignani con la presentazione del nuovo intergruppo parlamentare per le e-cig che: “Sottoscrivendo un manifesto condiviso, si attiverà per creare una proposta di legge, un testo, da proporre al governo. L’obiettivo – ha infatti detto Abrignani – è quello di normare, rilanciare e sviluppare un settore che può fare impresa senza nuocere alla salute. È molto meglio per un fumatore avvicinarsi alla sigaretta elettronica piuttosto che continuare a fumare le classiche sigarette. Se nel farlo aiuta anche lo sviluppo di imprese italiane, ecco che siamo davanti ad un processo che va aiutato. Nell’interesse di tutti”.
Nell’ambito della tavola rotonda dedicata all’opportunità per la salute pubblica data dalla diffusione della sigaretta elettronica, insieme al prof. Riccardo Polosa si sono poi alternati: Rosa Draisci dell’Istituto Superiore di Sanità, Emanuele Ferri dell’Università di Bicocca, Fabio Regazzi vicepresidente di Anafe e Andrea Morbelli di Open Gate Italia.
“A Ottobre potremo dare dei risultati sul monitoraggio che abbiamo condotto in questi due anni sull’utilizzo delle sigarette elettroniche – ha detto Rosa Draisci -. E’ importante non sottovalutare il contenuto di nicotina che secondo noi è letale … ma il nostro compito rimane quello di indicare le buone norme di valutazione, di composizione e conservazione per garantire sicurezza e qualità del prodotto”.
A chiudere i lavori del panel dedicato alla salute pubblica, l’atteso intervento del prof. Riccardo Polosa che si è concentrato sui dati provenienti dall’America e dall’Inghilterra dove, grazie ad una politica più aperta alla diffusione delle sigarette elettroniche, si è registrata una riduzione sbalorditiva del numero di fumatori.
“É di pochi giorni fa – ha annunciato Polosa – la notizia che oltre 5 milioni di americani hanno smesso di fumare grazie alla sigaretta elettronica. Questi dati sorprendenti si affiancano a quelli giá registrati nel Regno Unito. Grazie ad una politica che da un lato ha consentito una libera diffusione del prodotto e dall’altro inasprito le norme sul tabacco (aumentando le accise) milioni di fumatori hanno abbandonato il tabagismo. Auspico – ha aggiunto Polosa – che anche in Italia si possa presto seguire lo stesso percorso. Un percorso sicuramente piú virtuoso quello del vapagismo dato che il rischio per la salute rappresentato dalle sigarette elettroniche é di almeno 20 volte inferiore rispetto a quello della sigaretta convenzionale, che in Italia miete 80.000 vittime all’anno“.
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