Il Royal Australian College of General Practitioners, l’associazione di medici più importante, da il via libera alla sigaretta elettronica nei percorsi di smoking cessation. Come si legge nelle loro nuove linee guida “Supporting smoking cessation: A guide for health professionals“: da ora in poi, i medici di base sono invitati a consigliarla.
“Si tratta di un cambio di rotta epocale” – ha commentato il prof. Riccardo Polosa
La terapia per smettere di fumare non cambierà, l’approccio farmacologico combinato alla terapia psicologica e comportamentale saranno ancora le strade prioritarie ma se non funzionano, il medico ha il dovere di consigliare l’utilizzo di sigarette elettroniche prescrivendo anche liquidi che possono aiutare i fumatori a smettere.
Ciò che sorprende in tutta la vicenda è che questo passaggio straordinario sia avvenuto proprio in un Paese che sino ad Agosto 2019 vietava la vendita di alcuni prodotti sul web e proprio pochi giorni fa ha approvato un aumento del costo delle sigarette di enorme portata.
E non solo, ricordiamo che LIAF nel 2015 aveva inviato, tramite il prof. Riccardo Polosa, un commento ufficiale al Senato australiano per rispondere alla consultazione pubblica avviata per valutare “l’impatto delle sigarette elettroniche sulla salute, sulla soddisfazione e le finanze degli utenti e dei non utenti”. Proprio in quella occasione, Polosa aveva sottolineato l’esistenza di numerose evidenze scientifiche a sostegno dell’utilizzo del prodotto.
“Questo dimostra che anche le organizzazioni che si sono sempre dimostrate più ostili – ha aggiunto il fondatore del CoEHAR – grazie alla condivisione e alla partecipazione dei cittadini possono proporre politiche pubbliche condivise e utili ad avviare percorsi virtuosi e rivoluzionari“.
Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.