Il boom di vendite di ecigs ha fatto sì che l’Italia si classificasse al quinto posto tra i paesi che più utilizzano le sigarette elettroniche. Diversi, infatti, i trend positivi registrati nel nostro paese.
Le campagne sugli effetti nocivi del fumo si portano avanti ormai da molto tempo ma non si era mai assistito a una diminuzione di sigarette convenzionali, soprattutto in termini di consumo.
Ma qual è la motivazione di questo risultato? Sicuramente il merito è di tutti quei nuovi prodotti che erogano nicotina senza combustione e che risultano essere meno dannosi: le ecigs.
Lo scorso 11 settembre, anche il Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha confermato il trend positivo sul calo delle vendite di sigarette convenzionali, e per la prima volta il dato ha segnato la diminuzione delle vendite dovute proprio all’aumento dei consumatori di prodotti senza combustione.
Diversi anche gli studi che hanno dimostrato e confermato che la maggior parte degli utilizzatori di sigarette elettroniche sono quasi tutti ex fumatori, questo perché le sigarette elettroniche sono considerate un valido strumento nei percorsi di smoking cessation. Le ecigs sono utilizzate prevalentemente per smettere di fumare, per abbandonare del tutto la sigaretta convenzionale.
Che il boom di vendite di ecigs sia scoppiato per moda anche in Italia? Quello che sappiamo e che è ormai certo è che lo svapo sia più sicuro del fumo e la percentuale del 95% lo conferma.
Sono e continuano a essere molti gli esperti del settore e i centri antifumo che in Italia appoggiano le tecniche di smoking cessation, tra questi il CoEHAR di Catania che da anni mette a disposizione un team di accademici sempre pronto a rivoluzionare la scienza e l’innovazione. Le nuove linee guida dei centro antifumo rappresentano ogni giorno un passo fondamentale nella lotta contro il fumo e l’efficacia delle ecigs contribuisce a far salire i trend di vendita del nostro paese.