L’FDA statunitense ha approvato per la prima volta la vendita di una sigaretta elettronica negli Stati Uniti come strumento meno dannoso rispetto al fumo di sigaretta convenzionale.
Una decisione che, dopo mesi di dibattito acceso tra le autorità di salute pubblica e le aziende produttrici, ha finalmente aperto uno spiraglio verso un dialogo più incisivo tra i decisori pubblici e le autorità scientifiche.
A segnare il goal finale della partita è stata la Vuse, una sigaretta elettronica commercializzata da R.J. Reynolds.
“Le autorizzazioni odierne sono un passo importante per garantire che tutti i nuovi prodotti del tabacco senza combustione siano sottoposti alla solida e scientifica valutazione pre-mercato della FDA” – cosi si legge nel comunicato stampa.
Per la prima volta, l’autorità statunitense ha affermato che i prodotti senza combustione: “potrebbero avvantaggiare i fumatori adulti che passano alle elettroniche a ridurre l’esposizione a sostanze chimiche dannose”.
Secondo questo principio, il rischio connesso all’utilizzo da parte dei minori potrebbe essere combattuto con la prevenzione e l’informazione. Sebbene si ribadisca ancora la necessità di continuare con gli studi su questi prodotti, resta ormai evidente che il passaggio al vaping rappresenti una opportunità di salute pubblica per milioni di fumatori di sigarette convenzionali.
“Monitoreremo la commercializzazione dei prodotti, compreso se l’azienda non rispetta eventuali requisiti normativi o se emergono prove credibili di un uso da parte di individui che in precedenza non utilizzavano prodotti del tabacco, compresi i giovani” – spiegano le autorità.
In vista delle nuove richieste di approvazione, inoltre, l’FDA ci tiene a precisare che le aziende produttrici devono dimostrare all’agenzia che la commercializzazione dei loro prodotti è appropriata anche come strumento di prevenzione per la salute pubblica.
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