Il Forum Globale sulla Nicotina tenutosi a Varsavia è giunto al termine della due giorni di lavori e ha visto riuniti attorno allo stesso tavolo operatori del settore, produttori, consumatori (i.e. Svapatori), scienziati, esperti di salute e di politiche pubbliche.
In mattinata, in sessione plenaria, l’atteso intervento del responsabile scientifico di LIAF, Prof. Riccardo Polosa (in foto), ordinario di Medicina Interna dell’Università di Catania e membro del team di esperti nazionali del tavolo tecnico per il monitoraggio sugli effetti delle sigarette elettroniche.
Ai giornalisti dell’agenzia stampa ANSA presenti a Varsavia, Riccardo Polosa ha dichiarato: “Il pericolo nicotina è decisamente sovrastimato. Si tratta di uno psicostimolante di largo consumo, e ai dosaggi assunti dai fumatori non è un veleno. La nicotina non è cancerogena e non provoca danni ai polmoni”.
Per quello che riguarda le sigarette elettroniche invece, aggiunge Polosa, “la ricerca scientifica deve concentrarsi sugli aromi presente nei liquidi, di cui sappiamo poco dal punto di vista tossicologico, soprattutto quando questi vengono vaporizzati”.
“Unica considerazione da fare sulla nicotina è quella della dipendenza” secondo Maciej Goniewicz, ricercatore presso il Roswell Park Cancer Institute Buffalo di New York, il primo centro oncologico negli Stati Uniti, fondato nel 1898. “Benché possa leggermente accelerare battito cardiaco e pressione, poiché agisce da vasocostrittore, la nicotina non è un fattore di rischio significativo per eventi cardiovascolari”.
A Varsavia, presenti anche molti degli scienziati firmatari della lettera inviata al Direttore Generale dell’OMS Margaret Chan lo scorso maggio, tramite la quale è stata rappresentata la preoccupazione che l’OMS intenda parificare le sigarette elettroniche a quelle convenzionali con effetti assolutamente controproducenti per la salute pubblica.
“Questo Forum Globale sulla Nicotina è una storica pietra miliare della salute pubblica e vuole rappresentare un deciso punto di svolta nella direzione della politica di controllo del tabacco in oltre quattro decenni” – ha detto l’organizzatore del convegno, il Prof. Gerry Stimson della London School of Tropical Medicine and Hygiene. L’agenda strategica generata nel corso del Forum polacco prevede, infatti, di vigilare sulle prossime pianificazioni dell’OMS in vista della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro sul controllo del tabacco (FCTC COP 6) che si terrà a Mosca, dal 13 al 18 ottobre di quest’anno.
“Sappiamo già da tempo che le persone fumano per la nicotina e muoiono per effetto della combustione del tabacco – è arrivato il momento di separare l’elemento nicotina dal dibattito sul tabagismo e di informare il pubblico sulla realtà dei fatti. Abbiamo bisogno di oltrepassare i miti del diciannovesimo secolo secondo cui una dose di 60 mg di nicotina è letale, e discutere invece di come integrare i nuovi prodotti contenenti nicotina, come la sigaretta elettronica, nella lotta contro il fumo” – ha concluso Stimson.