Fumo e svapo non hanno correlazione con l’aumento del rischio di contagio da Coronavirus
A dirlo il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR dell’Università di Catania che in un un tweet di risposta al sindaco di New York, Bill de Blasio, ha così commentato:
“Indagini cliniche dettagliate dei casi ospedalizzati per COVID-19 evidenziano linfopenia (la presenza di un diminuito numero di linfociti nel sangue) e eosinopenia (un valore di eosinofili più basso del normale). Malattie allergiche, asma, BPCO e abitudine al fumo non sono fattori di rischio per Coronavirus, mentre non sorprende che lo siano l’etá avanzata e le comorbiditá. Smettere di fumare resta una regola ferrea per tutti, ma le preoccupazioni per il dilagare del COVID-19 non possono giustificare dichiarazioni improvvisate e prive di evidenze scientifiche. Dico basta a politici – riferendosi al primo cittadino di New York – che si improvvisano cultori della materia medico scientifica”.