Il fumo è uno dei più acerrimi nemici della salute dentale. Fumare sigarette convenzionali aumenta l’incidenza delle patologie paradontali severe non solo negli adulti ma anche sui fumatori più giovani. I fumatori sono più soggetti ad accumulare placca, a sviluppare gengiviti, ad avere denti gialli e macchiati e non solo. Tra le patologie dentali legate al fumo ci sono anche quelle più gravi, ad esempio legate a tumori del cavo orale, e che possono anche condurre alla morte.
In occasione della giornata mondiale della salute orale voluta da FDI – World Dental Federation il 20 Marzo, la redazione di LIAF ha intervistato il prof. Giovanni Zucchelli, ordinario dell’Università di Bologna e referente di Smile Study, uno dei nuovi progetti di ricerca avviati dal CoEHAR.
Il tema della giornata mondiale della salute orale è: “Sii fiero della tua bocca. In altre parole, valorizzala e prenditene cura”. Prendersi cura della bocca significa adottare tutta una serie di comportamenti che ci portano a condurre uno stile di vita sano: assumere meno zuccheri e meno bevande gassate, avere una igiene dentale corretta e dire no al fumo di sigarette convenzionali.
“Le macchie da fumo si formano molto rapidamente. Il fumo sporca lo smalto, rendendolo di color bruno-giallastro – ha spiegato il prof. Zucchelli – anche nell’arco di pochi giorni. Queste pigmentazioni possono essere rimosse attraverso una seduta di igiene professionale, ma se l’abitudine al fumo persiste per lunghi periodi le macchie diventano intrinseche, cioè penetrano all’interno dello smalto. In questo caso, la soluzione resta solo quella dello sbiancamento dentale”.
Il fumo influisce negativamente sulla salute gengivale dei fumatori sia giovani che adulti rendendoli più deboli e demineralizzati: “Fumare inoltre aumenta l’incidenza delle patologie parodontali severe anche in soggetti giovani e incrementa il rischio di peri-implantite (una condizione patologica che si manifesta attorno agli impianti dentali) che purtroppo è molto diffusa nei fumatori, senza alcuna differenza di età”.
Il fumatore affetto da patologie gengivali parodontali e che deve essere sottoposto a chirurgia ha alterati processi di guarigione della ferita: “I pazienti fumatori perdono più frequentemente i denti e la loro sostituzione con protesi su impianti ha un rischio di fallimento maggiore rispetto ai pazienti non fumatori. Ecco perché è indispensabile smettere di fumare durante alcuni trattamenti dal dentista”.
Tuttavia, smettere di fumare potrebbe non essere semplice. Non tutti i fumatori riescono a smettere di fumare definitivamente da soli e molti scelgono di passare a soluzioni alternative meno dannose come le sigarette elettroniche. Secondo recenti studi, passare a prodotti senza combustione potrebbe risultare essere meno dannoso, soprattutto per preservare lo smalto dei denti ed evitare il “sorriso a denti gialli” ma anche per evitare che alcuni interventi fatti dal dentista diminuiscano la loro efficacia.
A tal proposito, l’innovativo progetto di ricerca avviato dal CoEHAR dell’Università di Catania, in collaborazione con numerosi partner internazionali, intende valutare se i fumatori di sigarette che passano a sistemi privi di combustione subiscono miglioramenti misurabili nei parametri di salute orale e nell’aspetto estetico dei denti.
Come si svolgerà lo studio Smile Study?
Il progetto prevede una sperimentazione clinica multicentrica della durata di 2 anni. I soggetti che parteciperanno allo studio saranno suddivisi in tre gruppi: fumatori di sigarette convenzionali, fumatori che passano a prodotti senza combustione e soggetti che non hanno mai fumato.
I ricercatori coinvolti valuteranno le differenze sulla salute dentale tra i fumatori che passano alle elettroniche, quelli che continuano a fumare sigarette convenzionali e soggetti che non hanno mai fumato, in particolare monitorando l’impatto del passaggio alle sigarette elettroniche dei fumatori abituali.
Se i risultati saranno quelli sperati, i fumatori che passeranno alle elettroniche riscontreranno evidenti miglioramenti nel sorriso e nella salute dentale e avranno una motivazione in più per smettere definitivamente di fumare. E questo è quello che i ricercatori auspicano.