La storia dei Centri Antifumo in Italia rappresenta indirettamente la storia delle politiche di Riduzione del Danno da fumo da Tabacco nel Belpaese.
Dalla loro istituzione alla fine degli anni ’80, questi centri si sono contraddistinti per il supporto dato a tutti quei fumatori che cercano di smettere.
Da allora e soprattutto dal 2005 – con l’introduzione della Legge Sirchia – l’Italia ha fatto importanti passi in avanti sia nella produzione di normative tese a regolamentare il fumo sia per la protezione di soggetti non fumatori. Ma non di certo nella valutazione dei risultati. Le carenze in questo settore non mancano. E se da un lato ci si è impegnati per tutelare la salute dei fumatori nei luoghi pubblici, dall’altro si è dimenticato di aiutare chi vuole smettere davvero di fumare definitivamente.
Perchè sono stati istituiti i Centri Antifumo?
I CA nascono nell’ambito degli interventi globali tesi a supportare la lotta contro il fumo di tabacco con una particolare attenzione nell’ambito del supporto ai fumatori che intendono smettere di fumare.
A livello internazionale, il quadro normativo di riferimento è dato dalla Convenzione per la lotta al tabagismo approvata nel Maggio 2003 a Ginevra sotto gli auspici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
In particolare, l’art. 14 della Convenzione afferma il bisogno di “offrire misure che promuovano la cessazione dal fumo di tabacco e adeguati trattamenti per la dipendenza dal tabacco. Misure che dovranno includere diagnosi e trattamento della dipendenza dal tabacco e servizi di counselling per la cessazione.“
Cosa fanno i CA?
In Italia, i CA sono attivi all’interno del Sistema Sanitario Nazionale coadiuvato da organizzazioni non governative. Essi forniscono servizi che offrono supporto specialistico per aiutare i tabagisti a smettere di fumare.
In linea generale, si accede previo pagamento di un Ticket sanitario o in modo gratuito. Tra i servizi offerti, interventi di tipo farmacologico, counselling individuale o di gruppo, terapie alternative con una prima valutazione del fumatore da un punto di vista medico e/o psicologico.
Ma quanti sono i centri antifumo attivi in questo momento in Italia?
Tra questi figura anche il Centro per la Prevenzione e Cura al Tabagismo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, coordinato dal prof. Pasquale Caponnetto e considerato uno dei centri più attivi nell’ambito della ricerca internazionale in questo campo.
Antonino D'Orto, giornalista, laurea in Comunicazione e Relazioni internazionali è impegnato da anni nella comunicazione istituzionale ed Ufficio Stampa. Per LIAF Magazine si occupa di Esteri, Riduzione del Danno da Fumo, geopolitica sanitaria.