Smettere di fumare grazie all’utilizzo di Facebook? Si, si può. Uno studio americano – pubblicato su la rivista scientifica “Addiction” e diretto da Danielle Ramo dell’Università della California – ha analizzato il comportamento di un gruppo di fumatori che hanno partecipato ad un progetto per smettere di fumare seguendo delle attività su facebook.
Il risultato ha dimostrato che chi fuma e usa i social per interrompere la dipendenza ha 2,5 volte in più di possibilità di smettere, dopo tre mesi, rispetto a chi decide di seguire un altro trattamento online.
Con questo studio è stata testata l’efficacia del Tobacco Status Project (TSP) tramite un programma online per l’astinenza da fumo della durata di 7 giorni, condotto allo scopo di aiutare giovani adulti a smettere fumare attraverso facebook. I partecipanti social a TSP si sono impegnati maggiormente e hanno valutato l’intervento in modo più favorevole rispetto a quelli nella condizione di controllo diretto.
Questo studio dimostra la teoria più volte sostenuta anche dai ricercatori LIAF secondo cui: “I programmi antifumo online hanno il vantaggio di raggiungere un bacino di potenziali molto più elevato e, se gestiti e monitorati nel modo appropriato, possono contribuire ad intensificare la motivazione dei partecipanti ai progetti di smoking cessation” – ha detto Riccardo Polosa.
I social media, vengono già utilizzati per diffondere informazioni su un’ampia gamma di problemi di salute inclusa la cessazione dell’abitudine al fumo, e tra questi Facebook, la piattaforma di social media più popolare negli Stati Uniti, è utilizzata dall’88% dei giovani adulti di età compresa tra i 18 ei 29 anni, il 79% dei quali accede quotidianamente, garantendo la diffusione di messaggi sulla sanità pubblica.
“Usando Facebook – si legge nello studio – il nostro gruppo ha sviluppato il Tobacco Status Project (TSP), un intervento mirato per smettere di fumare. TSP è un programma di cessazione della durata di 90 giorni che combina post su Facebook personalizzati per i partecipanti intenzionati a smettere di fumare con sessioni settimanali di consulenza di gruppo dal vivo”
Considerato il successo degli incentivi monetari nel reclutamento di partecipanti a studi clinici randomizzati già condotti in quest’ambito, anche in questo caso è stata effettuata un randomizzazione dei partecipanti a ricevere un incentivo monetario legato al loro impegno.
Un primo studio di fattibilità ha coinvolto 79 giovani adulti in 7 gruppi di Facebook e ha raggiunto tassi di astinenza giornalieri autodenunciati del 21% a 6 mesi e 18% a 12 mesi. Il 92% dei partecipanti è rimasto in un gruppo su Facebook per l’intero intervento di 3 mesi, e il 61% ha commentato almeno un post, con un numero di commenti maggiore tra i soggetti randomizzati a ricevere un incentivo monetari.
Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.