Il “The Times” chiede scusa a Riccardo Polosa ed ad altri quattro noti esperti di salute pubblica per le diffamanti accuse pubblicate il 12 Ottobre scorso in una serie di articoli comparsi sul noto quotidiano inglese. Proprio ieri, infatti, le scuse ufficiali da parte della redazione del The Times sono apparse sul quotidiano e gli articoli sotto accusa sono stati cancellati dall’archivio della testata.
Oltre al Prof. Polosa dell’Università di Catania, noto per essere l’autore più produttivo al mondo nel campo della ricerca applicata sulla sigaretta elettronica, sono stati discredidati dagli articoli del The Times – nei quali si alludeva a presunti rapporti con le multinazionali del tabacco – altri quattro importanti opinion leader: David Nutt dell’Imperial College di Londra, David Sweanor dell’Università di Ottawa, Karl Fagerstrom creatore del test di Fagerstrom per calcolare la dipendenza dalle sigarette e Clive Bates ex direttore esecutivo di ASH (nota associazione no-profit inglese creata per contrastare i danni da fumo di sigaretta).
“I nostri articoli – scrivono i redattori del giornale – lasciavano intendere che questi esperti avevano ricevuto finanziamenti per la ricerca sulle sigarette elettroniche dalle multinazionali del tabacco. Ci siamo resi conto che le informazioni ricevute erano false e riconosciamo che il lavoro dei cinque eminenti studiosi non è stato mai contaminato dall’influenza dei finanziamenti del settore del tabacco. Pertanto ci scusiamo per i nostri errori e per il danno di immagine causato a questi opinion leader“.
Nel frattempo, la notizia del clamoroso errore del The Times ha già fatto il giro del mondo e, proprio ieri, anche il noto quotidiano inglese “The Guardian“ ha spiegato, in un articolo, il perché i cinque scienziati si siano trovati coinvolti in questo circuito di allusioni e falsità montate ad arte da chi, manipolando probabilmente i redattori del The Times, li avrebbe poi spinti alla pubblicazione di notizie inattendibili e pretestuose.
Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.