venerdì, Novembre 22, 2024
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In Inghilterra meno fumatori equivale a più svapatori

I recenti dati sul fumo diffusi in Inghilterra dallo Smoking Toolkit Study – che si occupa di monitorare la diffusione del tabagismo in Gran Bretagna – hanno dimostrato un aumento esponenziale della percentuale del numero di fumatori che sono riusciti a smettere di fumare. Dal 14% del 2011 si è infatti passati al 23% nel 2016.

Ma la notizia non finisce qui. Secondo gli esperti, sembra infatti esserci una correlazione tra il tasso di successo dei fumatori che hanno abbandonato le sigarette convenzionali e le nuove modalità utilizzate per smettere di fumare.

Prima del 2011, praticamente nessun fumatore in Inghilterra usava le e-cig per smettere di fumare, mentre circa il 30% utilizzava prodotti sostitutivi della nicotina – i cosiddetti NRT (cerotti, gomme, spray, etc). Verso la fine dello scorso anno, invece, solo il 10% dei fumatori utilizzava NRT e circa il 40% usava sigarette elettroniche.

L’utilizzo della sigaretta elettronica come metodo alternativo per smettere di fumare sembra dunque, almeno in Inghilterra, aver fatto cambiare rotta all’utilizzo degli NRT, che secondo studi recenti risultano meno efficaci rispetto delle e-cig. Secondo i dati pubblicati, inoltre non solo è aumentato il numero di fumatori che utilizzano l’e-cig ma anche quello degli ex fumatori che utilizzano la sigaretta elettronica a lungo termine. Il tutto accompagnato da una riduzione della prescrizione di farmaci di questo tipo.

Dal momento che la percentuale complessiva di fumatori che hanno deciso di intraprendere un percorso di uscita dal tabagismo non è cambiata tra il 2011 e il 2016, è da evidenziare come l’aumento del tasso di successo coincida irrimediabilmente con l’aumento del consumo di sigarette elettroniche, riscontrato maggiormente proprio negli ultimi cinque anni.

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“A questi preziosi dati bisogna aggiungere che, secondo il recentissimo Report dell’Office for National Statistics sulle abitudini tabagiche degli adulti britannici nel 2014, in Inghilterra il 53% degli svapatori utilizza l’elettronica come alternativa alla bionda ed il 73% di questi riconosce l’e-cig come non nociva per la salute – ha commentato il prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico di LIAF – Si tratta di un passaggio concettuale molto importante perché appare evidente come il grande lavoro di informazione scientifica, volto alla formazione di un’opinione pubblica consapevole e basato su dati reali e non su news improvvisate, sia giovato all’intera popolazione composta anche da milioni di fumatori che sono finalmente riusciti a smettere definitivamente”.

 

Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.

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