Il ministro della sanità Neil O’Brien ha presentato un nuovo piano che darà supporto a oltre un milione di fumatori inglesi che vogliono smettere: offerti kit per il vaping e supporto professionale. Previsti anche aiuti economici per le donne incinte che vogliono smettere
L’Inghilterra da sempre rappresenta l’esempio da seguire per l’adozione di strategie alternative per aiutare i fumatori ad uscire dalla dipendenza da sigaretta. Dal 2010, da quando il governo ha implementato le campagne informative sull’utilizzo delle sigarette elettroniche come strategia di riduzione del danno da fumo, incoraggiando allo stesso tempo medici e operatori sanitari a consigliarle ai fumatori, i tassi sul fumo sono costantemente diminuiti, fino a raggiungere nel 2021 la cifra record del 13%.
Oggi però, il Ministro della sanità Neil O’Brien ha alzato ancora l’asticella: per raggiungere l’obiettivo di un’Inghilterra smokefree verranno consegnati a circa 1 fumatore ogni 5, ovvero un milione di individui, un kit per il vaping gratuito, insieme alla possibilità di usufruire di assistenza motivazionale professionale.
Il piano “swap to stop” è il primo nel suo genere al mondo e vedrà la partecipazione di tutte le autorità locali inglesi, per ridurre entro i 2030 il tassi sul fumo a meno del 5%.
“Offriremo a un milione di fumatori nuovi aiuti per smettere. Finanzieremo il nuovo programma nazionale “swap to stop”, il primo del suo genere al mondo. Lavoreremo per offrire a un milione di fumatori in tutta l’Inghilterra uno starter kit gratuito per lo svapo” ha dichiarato il Ministro Neil O’Brien.
Il programma nazionale antitabagismo dell’Inghilterra prevede anche aiuti alle donne in gravidanza, sotto forma di voucher o di somme di denaro, insieme a supporto motivazionale, per aiutarle a smettere. Ma i fumatori adulti non sono gli unici beneficiari del pacchetto di norme che verranno discusse dal governo: saranno infatti oggetto di discussione una serie di interventi per impedire che i più giovani e in non-fumatori inizino a svapare.
Inoltre, verrà discussa la possibilità di cambiare i messaggi sui pacchetti di sigarette, inserendo testi positivi e consigli per smettere.
Ad applaudire l’iniziativa del Ministro dell’Inghilterra, il fondatore del CoEHAR dell’Università di Catania, prof. Riccardo Polosa, che ha cosi commentato:
“Accolgo con plauso la nuova proposta inglese, seguiremo i dettagli ma è già chiaro che si tratta di un cambiamento rivoluzionario che ci auguriamo possa essere ripetuto in molti altri paesi. Si tratta di un’azione concreta e razionale di politica sanitaria. Non solo l’iniziativa aiuterà milioni di fumatori a smettere definitivamente di fumare ma garantirà al governo inglese un risparmio senza precedenti in termini di costi per l’assistenza sanitaria”. Secondo le stime del Governo infatti, ci si aspetta un risultato epocale: “Il supporto economico è di certo un incentivo importante per provare a passare a prodotti meno dannosi ma la garanzia offerta dal governo inglese sarà anche quella dell’assistenza specialistica lungo il difficile percorso di smoking cessation. Le nuove politiche inglesi realizzeranno gli obiettivi auspicati da tutti i governi: aiutare gli adulti a smettere di fumare e impedire a bambini e non fumatori di iniziare a svapare” – ha spiegato Polosa.
Supporto anche dalla World Vapers’ Alliance, l’organizzazione internazionale che raggruppa i consumatori di sigarette elettroniche, che tramite le parole del suo direttore Michael Landl fa sapere:
“L’Inghilterra è leader nel campo della cessazione del fumo e della riduzione del danno in tutto il mondo. I tassi sul fumo sono diminuiti di oltre il 29% nell’ultimo decennio, da quando lo svapo è diventato molto popolare. L’adozione del vaping su larga scala dovuta ad un forte sostegno politico e a solide prove mediche, è il motivo per cui i tassi di fumo diminuiscono più rapidamente che in altri paesi. Aiutare ulteriormente i fumatori a cambiare accelererà il percorso di successo del Regno Unito”.
Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.