La Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha recentemente interrotto l’avanzamento di oltre 55.000 prodotti da svapo contestando la loro sicurezza per la salute e la necessità di proteggere i più giovani dalla dipendenza dal tabacco.
I sistemi elettronici di somministrazione della nicotina (ENDS) – come le sigarette elettroniche – sono dispositivi che forniscono nicotina senza la combustione del tabacco.
Le evidenze scientifiche disponibili da studi clinici negli ultimi anni hanno sottolineato come siano i prodotti della combustione ad essere i principali responsabili degli effetti nocivi del fumo. E’ per questo che molti sostenitori del Tabacco Harm Reduction si battono affinche i dispositivi di rilascio di nicotina ad assenza di combustione vengano considerati degli strumenti atti a promuovere la cessazione del fumo.
Nonostante il supporto scientifico e gli studi di settore molti governi, compresi gli Stati Uniti, continuano ad imporre pesanti normative su questi dispositivi. Dietro le restrizioni, i dubbi per la sicurezza a lungo termine di questi prodotti e le preoccupazioni per l’uso diffuso tra gli adolescenti.
L’ultimo studio “Clinical Pharmacology of Electronic Nicotine Delivery Systems (ENDS): Implications for Benefits and Risks in the Promotion of the Combusted Tobacco Endgame” condotto dal Dr Neal L. Benowitzr, cerca di far luce su questo passaggio da un punto di vista clinico analizzando entrambi i punti e concentrandosi sulle conseguenze sulla salute e i potenziali rischi dell’uso di ENDS da parte dei giovani.
Riguardo gli effetti per la salute, la ricerca ha sottolineato come sia difficile studiare gli effetti degli ENDS sull’uomo, suggerendo però come le sigarette elettroniche abbiano una tossicità inferiore rispetto alle sigarette tradizionali.
Analizzando i comportamenti degli adolescenti sull’uso delle sigarette elettroniche invece gli scienziati rifiutano il tanto temuto effetto gateway, mentre avvertono come il recente fenomeno dell’uso di ecigs da parte dei giovani non possa escludere del tutto la possibilità di un aumento dell’uso di tabacco combustibile. .
La conclusione della ricerca suggerisce quindi come la priorità per la protezione della salute pubblica sia la fine della commercializzazione dei prodotti a tabacco combusto, mentre l’Ecigs dovrebbe essere adottato come strumento alternativo per smettere di fumare.
Sebbene le sigarette elettroniche non siano prive di ricadute per la salute, lo studio ha sottolineato come siano molto meno dannose del fumo di sigaretta. Se i fumatori usassero solo le sigarette elettroniche come terapia di cessazione – continua la ricerca – si avrebbe sicuramente un enorme beneficio per la salute pubblica.
Commentando l’approccio della FDA sulle Ecigs, i ricercatori consigliano all’organismo di regolamentazione statunitense di attuare campagne di sensibilizzazione verso il pubblico rispetto a tali dispositivi. Inoltre, suggerisce di supportare la transizione dal fumo di sigaretta alle sigarette elettroniche, adottando tutte le azioni necessarie per evitare l’esposizione dei giovani agli aromi.
Antonino D'Orto, giornalista, laurea in Comunicazione e Relazioni internazionali è impegnato da anni nella comunicazione istituzionale ed Ufficio Stampa. Per LIAF Magazine si occupa di Esteri, Riduzione del Danno da Fumo, geopolitica sanitaria.