“Una pietra miliare nella lotta al fumo internazionale” – è così che gli esperti di salute pubblica e di politiche antifumo hanno commentato la notizia apparsa due giorni fa su tutti i giornali del mondo e riguardante l’ampio rapporto condotto nel Regno Unito per conto di Public Health England (PHE), l’autorità sanitaria inglese, secondo cui le sigarette elettroniche sono per il 95% più sicure rispetto alle sigarette convenzionali e possono contribuire a salvare migliaia di vite umane.
Un documento importante che segna una svolta epocale nella lotta al fumo perché presto le e-cig potrebbero essere prescritte direttamente dai medici britannici e acquistati regolarmente e tranquillamente in farmacia, come altri prodotti già prescritti dal sistema sanitario nazionale, per contrastare un problema che riguarda otto milioni di inglesi.
Si tratterebbe di un salto in avanti verso il passo decisivo: “Liberarsi dal fumo grazie ad uno strumento valido per smettere definitivamente con le bionde e distruggere le malattie fumo correlate” – ha annunciato entusiasta la prof.ssa Lidia Proietti, presidente LIAF.
“Una strada sensata e lungimirante quella percorsa dal Governo britannico che auspichiamo possa essere seguita anche da quello italiano, meno attento alle evidenze scientifiche e apparentemente distratto dal potere economico delle lobby del tabacco” – ha continuato la presidentessa, ricordando il ruolo decisivo che la Lega Italiana Anti Fumo ha sempre avuto in questo percorso nel quale il prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico LIAF, si è guadagnato il primato mondiale come autore più autorevole e produttivo nel campo della ricerca contro il fumo applicata alle sigarette elettroniche.
Non a caso, infatti, lui stesso pochi mesi fa è stato relatore in un decisivo incontro tenutosi al Parlamento inglese per discutere dei vantaggi dei dispositivi elettronici nella lotta al fumo: “Le e-cig non solo hanno un indice di rischio minore del 96% rispetto alle sigarette convenzionali, ma hanno pure il grande potenziale di riuscire a ridurre il danno fumo correlato e persino di ripristinare alcune condizioni di salute a livelli normali” – aveva già affermato Polosa davanti a decine di deputati inglesi.
“Sono consapevole che il percorso della Tobacco Harm Reduction (riduzione del danno fumo correlato) è disseminato di ostacoli assurdi e molte battaglie dovranno ancora essere fatte. E penso anche che il silenzio su questo non sia l’arma migliore. – commenta Polosa – Già da anni la LIAF aveva prospettato un ruolo di efficacia e di sicurezza per le sigarette elettroniche. E gli studi, le lettere alle istituzioni, gli incontri in Parlamento, i report, sono tutti elementi di questa lotta. Il documento di PHE suggella un lungo lavoro scientifico svolto da esperti di tabagismo di tutto il mondo che finalmente hanno toccato con mano la bontà di questo prodotto. Sono sicuro che questo documento farà crollare definitivamente le idee sbagliate sorte negli ultimi anni attorno al tema e-cig, permettendo finalmente ai fumatori di fare scelte informate”.
Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.
Comments are closed.