Si è appena concluso il convegno organizzato da LIAF Lega Italiana Anti Fumo, Università degli Studi di Catania e Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico-Vittorio Emanuele della stessa città, tenutosi in occasione della Giornata mondiale Anti Fumo.
Un appuntamento importante che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti del panorama scientifico nazionale, e tanti temi affrontati volti a sottolineare la patologicità della dipendenza da fumo di tabacco. Il tabagismo dunque non è solo un vizio ma una vera e propria malattia che causa danni nel corpo di chi fuma e di chi vi sta intorno.
Un’analisi attenta del tabagismo e dei danni correlati è stata svolta da più di venti specialisti che, ognuno dal proprio punto di vista scientifico, ne hanno esaminato la rilevanza in ambito epidemiologico, cardiologico, respiratorio, odontoiatrico, diabetologico, oculistico, chirurgico, dermatologico, oncologico e psichiatrico. Ed ancora anche nella sessualità, nella fertilità ed in gravidanza. I danni da fumo iniziano infatti già in età pediatrica. I più piccoli, quelli indifesi – come ha evidenziato uno degli specialisti intervenuti – sono i soggetti più a rischio perché non in grado di scegliere per il proprio bene, sono loro le prime vittime di un sistema che si ostina a non voler tutelare le persone indifese.
Non sono mancati gli interventi rivolti al settore della comunicazione e della formazione, elementi indispensabili per promuovere e sensibilizzare azioni concrete nell’ambito della prevenzione e della disassuefazione da fumo di tabacco.
“Siate ambasciatori di salute – questa l’esortazione rivolta ai più di duecento astanti intervenuti dal prof. Riccardo Polosa, responsabile scientifico del convegno insieme al dott. Pasquale Caponnetto – siate promotori di benessere e diffondete la cultura del non fumo. La lunga battaglia a fianco di tutti gli enti impegnati nella lotta contro il fumo deve essere sostenuta dal maggior numero di persone possibili perché il numero di fumatori in Italia è ancora in crescita nonostante gli sforzi. Esistono delle alternative valide in grado di aiutare i pazienti a smettere di fumare. Tra queste, le sigarette elettroniche continuano ad essere le più efficaci e gli studi lo dimostrano.”
Ad introdurre il convegno la prof.ssa Lidia Proietti, presidente LIAF, che così commenta: “Questa giornata è stata un’occasione speciale perché ci ha dato modo di presentare al pubblico il progetto ‘Policlinico-Vittorio Emanuele Smoke Free’, importantissima iniziativa fortemente voluta anche dalla Regione Sicilia affinché le aziende sanitarie si dotino di efficaci metodi e strumenti per la sensibilizzazione del personale e dell’utente in vista di un ‘Ospedale libero dal fumo’.