Con l’arrivo della bella stagione tornano anche le allergie dovute alla fioritura di fiori e piante tra aprile e settembre. I sintomi più comuni di queste allergie cosiddette primaverili coinvolgono le mucose del naso, gli occhi e le vie aere (starnuti ripetuti, congestione con sensazione di naso chiuso, secrezione abbondante, prurito e riduzione dell’olfatto, lacrimazione, tosse secca e stizzosa e difficoltà a respirare). Altri sintomi che possono comparire sono stanchezza e difficoltà di concentrazione.
Uno studio pubblicato sul “Journal of Clinical Immunology and Allergy” e condotto dal prof. Riccardo Polosa dell’Università di Catania ha valutato l’effetto del fumo sulla insorgenza di patologie allergiche. Lo studio dimostra che lo sviluppo di sintomi asmatici in questi pazienti si correla bene con il numero di sigarette fumate.
Il fumo sembra incidere già nell’età fetale causando anomalie nello sviluppo dall’apparato respiratorio e poi, nell’adolescenza, determinando un maggiore rischio dell’insorgenza dell’asma. Il fumo di sigaretta aggrava la frequenza e l’intensità delle manifestazioni acute delle allergie. I pazienti affetti da rinite allergica, se fumano, hanno un elevata probabilità che la loro patologia evolva in asma bronchiale.
Ne abbiamo parlato con il prof. Massimo Caruso, ricercatore del CoEHAR dell’Università di Catania.
Quanto incide il fumo sulle allergie di questo periodo?
Quando si parla di allergia stagionale parliamo principalmente di allergia ai pollini e dunque di allergie respiratorie. È quindi chiaro che i soggetti fumatori accusano tutta una serie di piccoli o grandi danni alle vie respiratorie, dalle alte alle basse vie. Le alte vie che comprendono naso e gola, e le basse che arrivano fino ai bronchi. Il danneggiamento alle vie respiratorie dei fumatori comporta l’annullamento del meccanismo di protezione che ognuno di noi ha, permettendo ai pollini di entrare e portando così all’asma o alla broncocostrizione.
Come sappiamo il fumo è pieno di sostanze irritanti e un fumatore sa che spesso il fumo esce dal naso, per cui tutte le vie respiratorie dal naso alla gola, fino all’intero albero bronchiale, sono oggetto di infiammazione. I fumatori che diventano così molto più suscettibili agli eventuali allergeni, arrivano a una reattività bronchiale e ad avere delle reazioni molto più rapide e gravi di un soggetto allergico non fumatore.
Che ruolo ha il fumo passivo sui soggetti affetti da allergie?
Il discorso è molto simile perché sappiamo bene che i danni causati dal fumo passivo non sono tanto diversi da quelli causati dal fumo attivo. Anche i soggetti non fumatori ma che sono vittime del fumo passivo, risentono di un’aumentata sensibilità e reattività. In questo caso il problema potrebbe essere minore, ma rende comunque più suscettibili questi soggetti. Come dicevamo prima, l’allergia colpisce le vie aree danneggiandole e rendendole ipersensibili, motivo per cui i soggetti a rischio perché privi di protezione, vanno incontro a una reazione allergica molto grave.
Gabriella Finocchiaro, giornalista siciliana impegnata da anni nelle più importanti emittenti televisive della Sicilia è la nuova redattrice del sito LIAF. Appassionata di sport, soprattutto di pallavolo e calcio, è stata consulente anche per amministrazioni locali e provinciali e portavoce di sindaci e presidenti. Microfono e telecamera in mano, Gabriella è il volto della cronaca e della politica regionale. Il suo primo amore è stato la radio, lo strumento che le ha consentito di entrare a far parte del mondo giornalistico. Ama il teatro, il cinema, la musica, gli animali e soprattutto la vita! Gabriella crede tantissimo nelle possibilità offerte dalla comunicazione sociale e dalla diffusione di messaggi positivi a tutela degli altri. Oggi si scommette in una nuova avventura con LIAF che trova già entusiasmante!