A quasi 60 anni dal primo rapporto del Royal College of Physicians sulla correlazione tra tabacco, fumo e salute, un nuovo rapporto dell’eminente centro di studi britannico esamina i progressi compiuti dal Regno Unito in vista del nuovo Piano nazionale anti-fumo.
“Troppe generazioni nel Regno Unito sono state, e continuano ad essere, affette dalla dipendenza dal fumo di sigaretta. Per garantire che i nati oggi vivano la loro vita senza tabacco, dobbiamo prendere le misure necessarie per rendere il fumo obsoleto”
“In un’epoca storica in cui la medicina dimostra di essere in grado di risolvere qualsiasi crisi sanitaria che si presenti, questa è la nostra opportunità per fare della dipendenza da fumo e tabacco una storia del passato.” Così il Presidente del Royal College of Physicians Andrew Goddard a commento del rapporto.
Scritto da esperti provenienti da diversi settori e approvato dal Consiglio RCP, questo rapporto di 150 pagine fornisce un resoconto completo di tutti gli aspetti correlati al tabagismo nel Regno Unito. Attraverso i dieci capitoli del report si esaminano meticolosamente le varie dinamiche collegate al fumo nel Paese. Dagli effetti delle misure di controllo del tabacco alle conseguenze della promozione e le azioni di lobbying da parte delle aziende produttrici di sigarette.
“Il fumo di tabacco è una piaga per la salute e la società. Le malattie tabacco-correlate, le morti premature, insieme al costo economico sul sistema nazionale a causa del consumo di tabacco toccano tutte le comunità del Regno Unito e sono tipicamente concentrate nelle zone più svantaggiate e vulnerabili della nostra società.”
“Per garantire che i nati oggi vivano la loro vita senza tabacco, dobbiamo adottare tutte le misure necessarie per rendere il fumo obsoleto” ha commentato Sanjay Agrawal Presidente del RCP Tobacco Advisory Group e Professore di Medicina Respiratoria dell’Università di Leicester.
Il report “Smoking and Health 2021: a coming of age for tobacco control” indica senza mezzi termini che- nonostante l’abbattimento del 75% nel numero totale di fumatori dagli anni ’60 ad oggi- il fumo da sigaretta sarebbe già stato eradicato se si fossero seguite alla lettera le politiche sostenute dal RCP nel 1962.
Tra le raccomandazioni, si sottolinea l’assoluta necessità di agire in tutte le dieci aree d’azione descritte minuziosamente dallo studio. In particolare, gli specialisti consigliano un azione globale che abbracci contemporaneamente le priorità descritte non limitandosi solo a misure sanitare che da sole non sarebbero sufficienti per ottenere un risultato a 360 gradi.
A questo proposito il report contiene raccomandazioni sulla politica fiscale, le best practises per eliminare la pubblicità di sigarette da parte dei media, le priorità da seguire per il trattamento della dipendenza da tabacco, la realizzazione di campagne globali per la cessazione, fino ad arrivare allo stabilire una età legale minima per la vendita di prodotti a base di tabacco.
Antonino D'Orto, giornalista, laurea in Comunicazione e Relazioni internazionali è impegnato da anni nella comunicazione istituzionale ed Ufficio Stampa. Per LIAF Magazine si occupa di Esteri, Riduzione del Danno da Fumo, geopolitica sanitaria.