Fumo e salute mentale: qual è il legame?
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il consumo collegato al tabacco non si limita solo ai tassi di mortalità, ma comprende la qualità della vita e i tentativi di far fronte a problemi di salute mentale.
Dunque sì, esiste un legame tra il tabacco e la salute mentale, ed è anche molto pericoloso.
Ad evidenziarlo pochi giorni fa è stato proprio l’OMS dichiarando che: “L’abitudine al fumo può ridurre speranza di vita anche di 20 anni”.
2 persone su 3 con gravi condizioni di salute mentale sono fumatori attuali, il che ha un enorme impatto sulla salute, la nuova scheda informativa dell’OMS sottolinea l’urgente necessità di affrontare la connessione tra l’abitudine tabagica e la salute mentale.
La scheda informativa identifica un legame tra la malattia mentale e il consumo di tabacco. La malattia mentale rende le persone che fumano più vulnerabili ai problemi di salute mentale.
Il dato più allarmante, infatti, è che quello che si evince dalla scheda informativa, ovvero che le persone con gravi condizioni di salute mentale muoiono in media 15-20 anni prematuramente, con il tabacco citato come una delle principali cause di morte.
Smettere di fumare per le persone con malattie mentali è identificata come l’unica azione più efficace per ridurre il divario nell’aspettativa di vita. “La salute mentale si interseca con molti altri oneri sanitari”, afferma Ledia Lazeri, consigliere regionale dell’OMS/Europa per la salute mentale. “Se vogliamo costruire un mondo che garantisca una migliore salute mentale per tutti, dobbiamo costruirlo su tutti i fronti. Ciò include il controllo del tabacco”.
La scheda fornisce inoltre indicazioni sulle politiche appropriate per aiutare le persone con problemi di salute mentale a compiere passi verso una vita libera dal tabacco, a tal proposito il trial clinico GENESIS, lo studio innovativo del prof. Pasquale Caponnetto, docente di psicologia clinica presso il Dipartimento di Scienze delle Formazione dell’Università di Catania e coordinatore del Centro Antifumo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania, valuta l’effetto dei dispositivi a rischio ridotto su pazienti schizofrenici.
“Il fumo è la causa principale del divario di mortalità di 15-25 anni tra gli utenti dei servizi di salute mentale e la popolazione in generale”, questo studio dimostrerà che il passaggio a sigarette elettroniche alla nicotina ad alta resistenza è un metodo per smettere di fumare molto efficace e fattibile per i fumatori che soffrono di disturbi della salute mentale.
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Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.