Per mettere ordine nel settore e aiutare i consumatori nel distinguere i rivenditori in regola da quelli senza autorizzazione, un’insegna specifica dovrà essere esposta dagli esercizi di vendita di prodotti da inalazione e sigarette elettroniche. A deciderlo, nei giorni precedenti, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Lo scorso marzo, con la determinazione 92923, è stata definita l’apposita insegna che dovrà essere esposta all’esterno dei negozi che vendono sigarette elettroniche e prodotti da inalazione: sull’insegna sarà riportato lo stemma dello Stato Italiano e il Logo dei Monopoli, oltre che un numero identificativo che permetterà una mappatura precisa di tutte le attività.
Partendo da quello che dovrà garantire un controllo maggiore, le diverse iniziative dell’Agenzia delle Dogane sono pensate per razionalizzare il settore dei prodotti da fumo e rendere omogenei i profili normativi con quelli dei tabacchi lavorati, con particolare riferimento all’aspetto fiscale, gestionale e al monitoraggio e vigilanza degli esercenti.
Anche le farmacie e parafarmacie e gli esercizi di vicinato autorizzati, che in Italia sono circa duemila, come tutti gli altri negozianti, dovranno obbligatoriamente esporre la nuova insegna ben visibile.
Resta l’obbligo di garantire il rispetto del divieto di vendita ai minori e il divieto di discriminazione tra i canali di approvvigionamento, e tra le novità anche l’oscuramento dei siti e-commerce senza autorizzazione.
Le nuove misure introdotte potranno così consentire un recupero notevole di evasione fiscale. Per comprendere il fenomeno, basta sapere che per i liquidi da inalazione l’imposta dichiarata nel 2020 è stata di circa 16 milioni, ma già nel primo semestre del 2021 è pari a circa 11 milioni.
Il mercato illecito delle sigarette elettroniche è oggi considerato una piaga pericolosa, soprattutto perché sui prodotti venduti dai rivenditori non autorizzati è possibile trovare sostanze nocive sia per l’ambiente che per le stesse persone. Le nuove regole che entreranno in vigore a breve contribuiranno a una sensibile diminuzione dell’evasione fiscale in questo settore.
In conclusione, stando ai controlli effettuati dall’Agenzia, muoversi verso questa strada è fondamentale per evitare un rischio economico-sociale.
Martina Rapisarda ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la Laurea Magistrale in Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Catania. Ama il cinema, le serie tv e il teatro. Ha fatto parte dell’associazione culturale “Leggo”. Ha lavorato presso il Centro CInAP dell’Università degli Studi di Catania, curandone la comunicazione, i social media e l’organizzazione degli eventi in ambito universitario. L’interesse per la scrittura, e per i temi che riguardano la salute prima di tutto, l’ha portata a collaborare con Liaf dopo un percorso di successo che si è concluso con l’abbandono definitivo della sigaretta convenzionale. Il suo ruolo all’interno del team è quello di copywriter.