“La pratica del dripping è oramai preistoria, retorico e strumentale quindi parlare di rischi” a sostenerlo è il coordinatore del Comitato Scientifico per la ricerca sulla sigaretta elettronica della Lega Italiana Anti Fumo, Riccardo Polosa.
Questa nuova polemica è stata alimentata da un recente studio della Yale University School of Medicine appena pubblicato sulla rivista Pediatrics. Gli autori dell’articolo sostengono che il “dripping”, la pratica che secondo i termini indicati dagli studiosi americani consiste nel ricaricare il serbatoio con liquido attraverso il beccuccio, è molto diffuso anche oggi tra i giovani statunitensi.
“Teoricamente il dripping può creare dei rischi per l’utilizzatore ma non esistono evidenze che questo accada in normali condizioni d’uso – ha spiegato Polosa – la pratica era comune in alcuni vecchi dispositivi ma negli ultimi 2-3 anni questi prodotti sono stati soppiantati da nuovi modelli che non la richiedono più. I dati di questo studio statunitense (raccolti nel 2015) – ha aggiunto – documentano semplicemente un comportamento che è legato oramai alla storia del vapagismo. Uno studio prospettico di questo comportamento avrebbe chiaramente dimostrato la sua scarsa popolarità già nel 2016”.
Peraltro, rispondendo alle domande della giornalista Lisa Rapaport della Reuters relativamente al rischio di avvelenamento da nicotina tanto discusso sui giornali, Polosa ha aggiunto: “Dripping o non dripping è fantasioso pensare che ci si possa avvelenare ingerendo liquido per sigarette elettroniche; la concentrazione di nicotina presenti nelle normali ricariche di liquidi è così bassa da non rappresentare un pericolo”.
——-
A margine dell’intervista Polosa ha poi anche spiegato che la pratica cui si fa riferimento nello studio di Pediatrics (oggetto del commento) non è quella che oggi sembrerebbe maggiormente diffusa con lo stesso termine “dripping” con il quale invece si fa riferimento alla moda di far gocciolare il liquido di ricarica delle sigarette elettroniche direttamente sulla resistenza ma si riferisce all’utilizzo di cartomizzatori con carica dall’alto in voga qualche anno fa.
Comments are closed.