Il mese di ottobre si tinge di rosa, per omaggiare e sostenere la ricerca e la prevenzione del cancro al seno. Un evento importante, mai come quest’anno che, segnato dalla pandemia da Covid-19, ha portato molte donne a rinunciare o posticipare i controlli di routine.
Sono tante le campagne e le iniziative attive in questo mese d’autunno: molti ambulatori in tutto il territorio italiano garantiscono la possibilità di sottoporsi a visite senologiche gratuite e, con l’occasione, diventano un momento di condivisione, dove cercare consigli, trovare materiale informativo e ricevere piccoli consigli da attuare nel nostro quotidiano.
Spiegare infatti come effettuare l’autopalpazione, significa sensibilizzare alla prevenzione di questo tipo di neoplasia, che ricordiamo colpisce una donna su nove.
I tumori mammari rappresentano il 30% della totalità di tumori maligni diagnosticati alle donne: nel 2019, i nuovi casi di carcinomi della mammella nel nostro paese sono stati 53.200. Dati che gettano una luce una una patologia con un indice di sopravvivenza a 5 anni pari all’87%.
Oggi prevenzione e informazione sono le armi più affilate che possediamo e, insieme ad analisi sempre più precoci e trattamenti mirati, permettono di aumentare le chance di sopravvivenza al cancro al seno. Purtroppo, molte pazienti aspettano ancora risposte specifiche per le forme più aggressive, che non rispondono alle terapie ad oggi disponibili, come per il tumore al seno triplo negativo, che compare già in giovane età, e per il carcinoma mammario metastatico, che colpisce circa 37.000 donne italiane.
Se avvertite qualcosa di sospetto, non esitate a prendere un appuntamento: la diagnosi precoce riveste infatti un ruolo fondamentale, al pari dei trattamenti diagnostici come la mammografia e l’ecografia, e della chemioterapia e della radioterapia.
Ma prevenzione significa anche avere uno stile di vita sano: smettere di fumare ed avere un’alimentazione equilibrata e ricca di vegetali sono strategie che possono fare la differenza.
Siete donne fumatrici?
Sappiate che chi smette ha più possibilità di un esito positivo: è stato infatti provato da diversi studi la correlazione tra il fumo di sigaretta convenzionale ed il carcinoma della mammella. Una scelta, quella di smettere di fumare, che deve essere favorita da chi ci circonda: gli effetti negativi in termini di decorso patologico possono presentarsi anche a causa del fumo passivo.
I senologi (cosi tutti gli operatori sanitari in realtà) hanno il dovere di avvertire tutte le loro pazienti sui danni causati dal fumo e sulle possibili strade da intraprendere per uscire dal tabagismo.
Affidarsi ad un centro specializzato in smoking cessation è la prima scelta, il primo vero grande passo. In Italia, esistono tantissimi centri antifumo con personale specializzato che accompagna i fumatori verso un percorso si cessazione personalizzato ed efficace. Ti basta scegliere quello più vicino a casa tua per trovare una consulenza specifica e scegliere insieme ad un operatore lo strumento più efficace per iniziare una nuova vita senza fumo.
Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.