mercoledì, Ottobre 30, 2024
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Smettere di fumare per raggiungere la Spagna in bicicletta

Dalla Norvegia alla Spagna in bicicletta: la storia di Mario Feltrin, sessantaquattrenne di Polcenigico, che ha deciso di smettere di fumare per rincorrere i propri sogni

L’avventura di Mario Feltrin, ex infermiere di Polcenigo, è una storia di resilienza ed obiettivi. La passione per la bici, infatti, lo ha portato a prendere una delle decisioni più difficili: dire definitivamente addio alla sigaretta.

“Ho iniziato a fumare da giovane, in compagnia dei miei amici. Ad un certo punto però mi sono reso conto che il fumo e il ciclismo erano due cose che non potevano andare d’accordo poiché il vizio del fumo riduceva nettamente le mie capacità polmonari. All’età di 36 anni, quindi, ho deciso di buttar via la sigaretta e ho notato sin da subito che il mio fisico rispondeva in maniera esemplare”

Una scelta rivelatasi vincente, che negli anni gli ha permesso di coltivare uno sport, quello della bici, che richiede allenamento e sacrifici, ponendosi via via obiettivi sempre più importanti da raggiungere. 

“L’anno scorso con la stessa organizzazione ho deciso di percorrere la “45 SouthWest” attraversando: Polonia, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Austria, Italia, Francia e Spagna. Si trattò di una corsa lunga 4.384 km che si concluse proprio a Tarifa”

La sfida del 2024? Quella iniziata il 20 Giugno che lo ha visto percorrere in bici ben 7.370 km, da Capo Nord in Norvegia fino a Tarifa in Spagna.

“Quest’anno, mi si è presentata davanti questa nuova possibilità: percorrere 7.370 km a bordo della mia bicicletta, da Capo Nord in Norvegia fino a Tarifa in Spagna, e sentendomi ancora abbastanza forte e giovane, nonostante i miei quasi 64 anni, ho deciso di imbattermi in questa nuova avventura”.

Traguardi e sfide che, come abbiamo accennato, sono state rese possibili anche dalla decisione di dire addio alla sigaretta. Nonostante sia ormai noto che smettere di fumare si traduca in un miglioramento delle condizioni di salute già dopo solo una settimana, molto spesso la mancanza di stimoli ed obiettivi reali inficia l’intero percorso.

La storia di Mario colpisce ancora di più alla luce della suo passato da infermiere: ha avuto infatti bisogno di uno stimolo ulteriore e di un “traguardo” da raggiungere per riuscire ad abbandonare il vizio del fumo. Uno stimolo rappresentato dalla sua fedele due ruote.

E’ stato facile smettere?

Si, perché avevo capito che non fumando sarei riuscito a praticare molto meglio il mio sport. Per esempio, mi ricordo che già dopo qualche giorno di stop dalle sigarette ero riuscito a migliorare di 15-20 secondi nelle salite. Quindi, tenendo a mente questo pensiero e vedendo da subito i risultati, nel giro di una settimana o poco più sono stato in grado di abbandonare questo vizio.

Come è cambiato il suo corpo da quando ha smesso?

Da quando ho smesso di fumare ho notato che il mio corpo è diventato più muscoloso, brevilineo e soprattutto più resistente.

Riesce a praticare meglio il suo sport?

Certamente. Mi sono accorto che vado più forte rispetto a quando fumavo. Per esempio, riesco a fare le salite senza nessuna fatica, nonostante la mia età. 

Che messaggio vuole mandare a chi come lei vorrebbe smettere ma non riesce?

Non è vero che smettere di fumare è impossibile. Anch’io lo pensavo ma non è assolutamente così. Abbiate il coraggio di farlo perché sin da subito potrete notare i risultati. Fissatevi l’obiettivo e provateci!

Laureata in Scienze e Lingue per la comunicazione all'Università di Catania è appassionata di viaggi e culture diverse. Impegnata nel sociale con attività didattiche e sociali e con la collaborazione a diversi progetti di sensibilizzazione e promozione culturale nelle scuole dell'infanzia, Alessia entra nella squadra di LIAF con la passione per il giornalismo e con il grande obiettivo di fornire all'opinione pubblica una equa e reale informazione sulla cultura antifumo.

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