venerdì, Novembre 22, 2024
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STOPTOBER: ti bastano 28 giorni per smettere?

Torna la campagna antifumo inglese Stoptober, che ha aiutato oltre 2,3 milioni di fumatori britannici a smettere nel corso degli ultimi dieci anni.

Ansia, noia, depressione: mentre nel mondo si torna lentamente a una mai dimenticata “normalità”, sono ancora evidenti gli strascichi psicologici che non riusciamo a superare, causati dai ripetuti lockdown.

Ma allentare le restrizioni significa per molti fumatori ritornare nella stessa routine che era causa della dipendenza da fumo.

E le autorità di salute pubblica inglesi lanciano l’allarme: secondo un recente sondaggio condotto su un campione di 2000 persone in Inghilterra, il ritorno alla normalità potrebbe causare un aumento nel numero di fumatori.

Lavoro e convivialità spaventano i fumatori inglesi

Circa il 47% degli intervistati ha infatti ammesso che il ritorno a situazioni di convivialità con amici e parenti potrebbe indurli a fumare di più.

Stessa percezione avvertita da chi si appresta a tornare in ufficio: il 30% dichiara che sarebbe più incline ad accendersi una sigaretta durante il turno di lavoro.

Numeri che si sommano a quelli rilevati durante la pandemia inglese, quando oltre il 45% dei fumatori intervistati dichiarava di fumare per alleviare la tensione e lo stress dovuti alla situazione.

Un incremento dei fumatori registrato soprattutto nella fascia under 35, come riporta il “University College London Smoking Toolkit Study“.

Nel 2019, il numero di fumatori in questa fascia si attestava intorno al 19%. Nel 2021, si è passati al 24% .

Stoptober: 28 giorni per cambiare

Quest’anno, dunque, la campagna inglese di sensibilizzazione sui danni da fumo assume un ruolo ancora più fondamentale.

Un’iniziativa che si basa sul concetto che se un fumatore riesce a superare l’astinenza e il desiderio per 28 giorni, allora avrà 5 volte più probabilità di riuscire a smettere per sempre.

Un dato che rassicura chi fa fatica a dire no al fumo: oltre i 2/5 di chi vuole smettere ritiene che l’ostacolo principale sia rappresentato dal desiderio di fumare e dalla forza della dipendenza, mentre il 42% imputa un eventuale fallimento allo stress della vita quotidiana.

Per contrastare questa tendenza, Stoptober ha impostato un approccio che si articola su diversi tipi di assistenza: in primis, l’APP ufficiale, che permette di tenere traccia non solo dei miglioramenti, ma anche di ricevere supporto costante e di verificare la quantità di soldi risparmiati non acquistando le sigarette.

I fumatori possono inoltre contare su un bot di Facebook Messenger, una community di sostegno online e un servizio di messaggistica quotidiano.

Chi decide di aderire alla campagna, può avere accesso a un “Personal Quit Plan, che permette di ricevere l’aiuto più consono alle proprie esigenze, mettendo in contato il fumatore con i servizi di cessazione locali.

In merito all’iniziativa, Scott Crosby, Tobacco Control Programme Manager presso Public Health England, ha dichiarato:

Dall’inizio della pandemia, abbiamo registrato un aumento di fumatori nella fascia 18-34 anni. Ecco perché Stoptober quest’anno è più fondamentale che mai. Negli ultimi 10 anni, abbiamo aiutato oltre 2 milioni di fumatori a smettere definitivamente.

Smettere di fumare non migliora solo la vostra salute, ma anche il vostro conto in banca.

Le ricerche dimostrano che se si è in grado di resistere per 28 giorni allora si avranno 5 volte più probabilità di poter smettere del tutto

chiara nobis

Giornalista praticante, collabora con LIAF, dove scrive di salute e attualità. Appassionata di sport, con un passato da atleta agonista di sci alpino, si diletta nell'indagare le nuove frontiere della comunicazione e della tecnologia, attenta alla contaminazione con generi e linguaggi diversi.

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