Sul “The Times“, quotidiano d’informazione tra i più diffusi ed autorevoli al mondo, si riaccende il dibattito scientifico sulla lotta al tabagismo con la prevedibile polemica a seguito della recente pubblicazione – sul Royal College of Physicians (RCP) – del nuovo rapporto intitolato “Nicotina senza fumo: riduzione dei danni del tabacco” che sottolinea il risvolto positivo per la salute pubblica
derivato dalla ampia diffusione delle e-cig da parte dei fumatori.
In una lettera di commento diffusa oggi dal The Times, un gruppo di esperti composto da Riccardo Polosa, Kostantinos Farsalinos, Jacques Le Houezec e Lars Ramström rispondono alle critiche avanzate da nomi noti dell’antitabacco (i.e. Martin McKee, Walter Ricciardi, Natasha Azzopardi Muscat, Mike Daube, Simon Chapman, Martina Poetschke – Langer, Esteve Fernandez Munoz e Pekka Puska) che il 30 aprile scorso con una lettera dal titolo “Vaping regulation” criticava aspramente le posizioni del recente rapporto del RCP sull’importanza di spingere sulla riduzione del rischio da tabacco. In particolare, veniva sminuita la posizione chiave per la salute pubblica dello snus (i.e. tabacco masticabile).
“E’ inaccettabile che scienziati di calibro internazionale mentano relativamente agli acclarati benefici dello snus – ha scritto il gruppo guidato da Polosa – è importante ribadire che sbaglia chi afferma che la diffusione dello snus in Svezia e Norvegia non ha ridotto il fumo di sigaretta convenzionale!”
“I dati ufficiali – continuano nel commento – dimostrano che la Svezia ha di gran lunga il tasso di fumatori più basso d’Europa (pari all’11%) rispetto alla media europea (che invece si attesta al 26%) e il più alto tasso di ex-fumatori (pari al 35%), con una diffusione dello snus peraltro molto importante, pari infatti al 18%?”.
E aggiungono: “Gli uomini svedesi hanno la più bassa incidenza di cancro ai polmoni, di malattie fumo-correlate e cardiovascolari rispetto alla media europea”.
Pertanto, concludono: “Alla luce di 30 anni di prove, l’eventuale rifiuto dei meriti attribuili al ruolo assunto dalla diffusione dello snus merita una spiegazione molto più corposa”.
Valeria Nicolosi è giornalista, esperta in progettazione e comunicazione pubblica (sociale e istituzionale). Laureata in Programmazione delle Politiche Pubbliche nell’Università degli Studi di Catania, è anche masterizzata in Comunicazione Pubblica nell’Università IULM di Milano. L'amore e l'interesse nei confronti della formazione dell'opinione pubblica l’hanno portata a collaborare come consulente per LIAF con l’obiettivo di aiutarli a definire azioni utili per la diffusione e la sensibilizzazione della cultura antifumo. Valeria è oggi press office di LIAF e collabora anche con istituzioni ed enti pubblici diversi.
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